Quando ci si imbatte nella parola minimalismo, spesso l’immagine che si affaccia alla nostra mente è quella di una via di mezzo tra un monaco buddista, un amish e un eremita che sacrifica le cose materiali e non si adegua al progresso tecnologico né allo stile di vita del presente.

In realtà il minimalismo non ha nulla a che fare con tutto questo, o meglio, non necessariamente!

Il minimalismo come stile di vita è un modo di intendere l’esistenza in maniera profonda e significativa: comporta andare oltre le apparenze, per cogliere i valori che rendono autentica la nostra esistenza. Il minimalismo, infatti, non si applica solo agli oggetti materiali, ma agli impegni che assumiamo, alle persone che frequentiamo, al modo in cui trascorriamo il tempo libero. 

Il minimalismo come stile di vita è uno modo di pensare che abbraccia la semplicità e cerca di allontanarsi dal facile consumismo, è un atteggiamento che non è privazione indiscriminata, ma accoglienza di quello a cui affettivamente siamo legati.

Quindi, parlando di minimalismo, non si intende il non possedere nulla, il non stare al passo con la tecnologia, l’isolarsi o il non avere amici, ma capire quali cose ci rendono davvero felici, sceglierle e perseguirle, distaccandosi e abbandonando il resto.

Chi segue uno stile di vita minimal, infatti, ha capito che la vita è piena di opportunità, ma sa che per riuscire a coglierle bisogna saper scegliere. L’altro lato della medaglia quindi, ovvero la rinuncia a qualcosa per ottenere qualcos’altro, è una realtà da accettare. Potremmo dire che il vero minimalista venera il potere della scelta, e ne trae enormi benefici e soddisfazioni!

Ti starai chiedendo, allora: la vita da minimalista è piena di rinunce? Intrapresa una strada o una scelta non potrò più tornare indietro?

Assolutamente no! Il minimalismo è libertà di essere ciò che profondamente ci rende felici: chi persegue questo stile di vita sa che l’unico modo per scegliere è fare dei tentativi, e soprattutto grazie a questi tentativi conoscersi meglio. Quindi le distrazioni, per chi segue uno stile di vita minimalista, non vanno evitate a tutti i costi, ma utilizzate come strumento per capire dove vogliamo davvero andare.

Il minimalismo nasce in risposta alla società consumista, capitalista, ricca di possibilità e di stimoli dell’ultimo secolo, dove possedere qualche cosa o andare in qualsiasi luogo è molto più facile rispetto che nei precedenti secoli: la possibilità di possedere troppo ci rende consapevoli di quanto il valore della nostra vita e il nostro benessere non risiedono, appunto, in questo “troppo”.

Se hai letto fino a qui, sicuramente tutto questo bel filosofeggiare ti avrà intrigato, e ti starai chiedendo cosa puoi fare di concreto per sposare uno stile di vita più minimal.

Eccoti qualche consiglio:

  • sostenibilità ambientale: evitare gli sprechi, acquistando solo ciò che ti serve, evitando il superfluo. Fai attenzione alla qualità di ciò che acquisti: che siano materiali durevoli e rispettosi dell’ambiente;
  • efficacia: è importante che ciò che possediamo sia utile ed efficace, che abbia un suo senso d’essere e che sia semplice da gestire e pulire. Questo vale anche per le relazioni e per le nostre azioni: più sono semplici, efficaci e non superficiali, più sarà bello e arricchente trascorrere del tempo nel modo scelto;
  • fare ordine: il tanto declamato decluttering di questi tempi. Vivere in un ambiente con cose pensate, utili e necessarie, in ordine è più efficiente, rilassante e ci farà perdere meno tempo. Questo vale anche per le amicizie o per i nostri social: scegliamo di dare attenzione a chi/cosa ci interessa veramente, impariamo a dire di no e a scegliere;
  • fare una cosa alla volta: minimalismo è anche rallentare. Basta con il tanto celebrato multitasking: impariamo a concentrarci su quello che stiamo facendo, a dedicargli attenzione, ad essere nel momento presente. Scoprirai, addirittura, che in questo modo finirai prima e sarai più efficiente!

Questi sono solo alcuni dei consigli utili per approcciarsi ad uno stile di vita più minimal: ricorda che non è necessario aderire completamente ad una corrente di pensiero o incasellarsi o definirsi minimal a tutti i costi! Sperimentare un pensiero diverso può aiutarci a conoscere aspetti di noi stessi ancora nascosti e a farci riflettere su atteggiamenti o concetti che potremmo sperimentare.

Pensi che andrai subito a fare decluttering dell’armadio? Dicci cosa ne pensi!

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